Oggi
ho visto un film in cui mi sono impersonificato…rappresenta il mio stato
d’animo, il mio voler essere, il mio voler viaggiare, forse il mio futuro…
È
da un po’ che ho questo pensiero fisso, l’ho concepito solo quando ho capito
che la mia vita è inutile e fradicia sotto le sembianze dell’ipocrisia che mi
circonda e di cui mi sento schifato e saturo.
Forse
domani sarà un altro giorno in cui questi pensieri saranno schiacciati dalla
vigliaccheria che ho di prendere, partire e lasciarmi tutto alle spalle. La
famiglia, l’università, gli amici, un’ipotetica ragazza e tutti i beni
materiali di cui sono circondato. Sono stanco di tutto quello che ho e che
potrei avere…forse è questo verbo che non riesco oggi neanche a pronunciarlo
“avere” e tanto meno “essere”…non so cosa sono e tanto meno quello che
voglio, so solo di passare giornate da “alienato” a pensare di cosa sarà di
me percorrendo la strada che ho intrapreso e cosa voglio fare ora, in questo
preciso momento…ecco vorrei prendere il minimo e indispensabile, uscire di
casa, gettare il cellulare nell’Arno e avviarmi verso
l’aeroporto…destinazione nulla…primo volo per terre sconosciute in cui
c’è bisogno di me, del mio essere e del mio modo di vivere…nulla in cambio
ne denari, ne materia solo ricordi da imprimere e imbagagliare in questa vita
per lasciarmi il segno…il segno di cosa non so…non so cosa troverò e cosa
mi aspetterà, tanto meno se lo farò…
Come
disse qualcuno “…ma decidere, prendere, partire e muoversi a tempo fino a
trovarsi nel luogo dove la cosa sta accadendo è miracoloso come la costruzione
di tutte le cose ‘IMMAGINATE’ ”.
Parlandone
con qualcuno riscontro solo discorsi che i miei mi farebbero nel caso in cui gli
dicessi della mia decisione. Tutti mi parlano della strada migliore e più breve
per me, del fatto di voler scappare da me stesso e non dal mio modo di vivere.
È normale che nel momento in cui un uomo sogna la risposta che tutti danno è
“…non fare come me…”, nessuno che apprezzi, condividi e abbia le palle
di privarsi di quello che ha per persone che non hanno neanche un millesimo di
quello che noi abbiamo solo per diritto…sono stato fortunato a nascere in
questa epoca e in questo paese, nulla da recriminare…ma quando torno a casa la
sera non c’è nulla che mi faccia sentire soddisfatto…l’umiltà, la
correttezza, il bene incondizionato, l’amicizia e l’amore sono queste le
cose in cui io credo…non serve pregare la domenica per sentirsi sollevati
delle stronzate e bastardate che abbiamo coltivato gratuitamente per tutta la
settimana…bisogna comportarsi da uomini nella vita sempre e comunque…è
questo che non riesco a percepire uscendo da casa e guardando negli occhi della
gente…vedo solo mani alzate in cui sei indicato e giudicato sotto i
“colpi” di un dito, per il modo di vestire o di portare i capelli…nessuno
mai che si fermi, in segno di pace, a condividere qualcosa di proprio con
estranei, anche il solo essere…quello che vorrei fare io è di imprimere, a
quanti più menti possibili, la mia faccia a cui è associata un’anima che ha
voluto fare della propria vita la vita degli altri senza nessun atto di eroismo
e tanto meno di conquista di qualche premio Nobel…vorrei morire ricordando il
piacere di una doccia dopo una giornata estenuante passata dedicandola ad
altri…
All’incontrè
Angelo
Lenti
|
|